Esiste una tendenza, sempre più accentuata in cinofilia, che mira a complicare le cose. Figure , etichette che tendono a prendere le distanze l’una dall’altra, educatori, comportamentalisti, addestratori. Gente che dice di fare questo lavoro da 30 anni , poi leggi le date di nascita e ne hanno 35 di anni , qualcosa non torna. Addetti ai lavori fermi alla triade stimolo, risposta , rinforzo, ancorati al seduto , terra e resta. Cose che facevo nel 1990( in mutande, vedi video), 30 anni fa. È bene ricordarlo, perché molti credono che io sia un cinofilo di ultima generazione, perché parlo di cose che sembrano moderne. Sono semplicemente aggiornato, studio tutti i giorni , perché chi fa questo lavoro per il benessere del cane deve offrire il meglio.Il cane è molto di più , va respirato , va studiato. Purtroppo mancano le basi , perché è fatica studiare , ci vuole impegno , tatto , intelligenza . E per molti, il cane non è più il soggetto della relazione , ma un semplice mezzo attraverso il quale ottenere riconoscimenti. Oggi la cinofilia è divisa in tribù, in lotta tra loro. Tribù che parlano senza argomentare.Una condizione di primitivi urlanti intorno all’idolo di legno.
Marco
RESPONSABILE DEL CENTRO DI PSICOLOGIA CANINA DI ROMA
UNA DELLE POCHE REALTÀ DAL PUNTO DI VISTA DEL CANE.