LO PSICOLOGO DEI CANI E PADRINO DI SAKI: “I CANI NON SONO MARIONETTE”
“Non vogliamo un cane che fa cento volte la stessa cosa. Ma un cane che fa cento cose diverse”. E’ più o meno questa la filosofia di Marco De Paola, educatore cinofilo, tra i tanti, di Saki, il cane di Alessio Sakara protagonista della “Buona Notte di C’è Posta per te”.
Siamo fuori Roma, immersi nel verde dell’Appia Antica al Centro di Psicologia Canina. Otto mila metri quadrati di campi, che De Paola utilizza per mettere a fuoco il “punto di vista del cane”. Per capire cioè, dove si è rotto l’equilibrio naturale di cui sono dotati i nostri amici a quattro zampe e come fare per riportare l’animale ad una situazione di serenità, che equivarebbe poi ad un migliore rapporto con il padrone.
E’ un po’ complicato da capire questo metodo psicologico.
“E’ anche difficile da definire. Non mi piace essere chiamato addestratore, perché non insegno ai cani a fare niente. Non mi piace neanche essere definito educatore, perché non insegno ai cani le buone maniere. Diciamo che mi limito ad ascoltare gli animali, li osservo e attraverso i loro comportamenti mi faccio un’idea di quale sia il loro “problema” e li aiuto a ritrovare la situazione di equilibrio che hanno smarrito. Un po’ come fanno gli psicologi con le persone. Non ti insegnano come comportarti in certe situazioni o come reagire meccanicamente ad un determinato stimolo, ma ti forniscono gli strumenti per farlo da solo”.
Se il mio cane tira al guinzaglio quindi, come si affronta il problema sul campo?
“Qui sta la differenza. Posso obbligare il cane a rispettare una certa etichetta e quindi a non tirare più al guinzaglio, oppure posso capire perché non la rispetta naturalmente. Per farlo però lo devo osservare. Ci sono cani che tirano perché hanno semplicemente un grande bisogno di sfogarsi, animali che non vengono spesso lasciati correre in libertà e quindi basta ridare loro spazi e momenti di svago, per godersi poi una passeggiata in serenità. Questo chiaramente è solo un esempio, ci sono disturbi comportamentali molto più complessi. Ma è per far capire che quando arrivano al centro cani e padroni che hanno un problema da risolvere, si analizzano caso per caso e non si applica un metodo uguale per tutti. A volte per correggere il comportamento al guinzaglio, sempre per rimanere sullo stesso esempio, si lavora su altro e magari la simulazione della camminata non la si fa neppure”.
Abbiamo visto due cani cresciuti con un’educazione diversa, a confronto durante la trasmissione di Maria De Filippi. La stupenda Weimaraner Eter, elegante ed educata, esegue con precisioni gli ordini di Maria De Filippi. E poi arriva Saki che fa quello che vuole.
“Eter è l’esempio del cane che fa cento volte la stessa cosa. Si siede dà la zampa e si accuccia a ripetizione, nella speranza che le venga allungato un croccantino. Cane perfettamente addestrato, ma per quanto mi riguarda un po’ noioso. Saki invece è spontaneo e nel corso delle puntate abbiamo visto che anche lui, pian piano, è riuscito ad imparare qualcosa. Sta seduto sul cuscino anche lui, ma fa il cane. Se Maria lo chiama e gli chiede qualcosa, solo in quel momento risponde al comando in serenità”.
Ora della fine della trasmissione come ci stupirà Saki?
“E chi può dirlo. Ci piacerebbe che imparasse ad imitare la conduttrice. Se Maria si siede, lui si siede. Se lei si alza, anche lui si alza. Ci stiamo lavorando…”.
www.vanitypets.it