UMANIZZAZIONE DISNEYANA E IL RICHIAMO DELLA FORESTA
L’insana tendenza ad assegnare caratteristiche umane agli animali, trattandoli come persone, ha un nome preciso: antropomorfizzazione.
Sempre più spesso molti proprietari considerano i cani come dei bimbi , e non lo riconoscono più per quello che è, cioè un animale meraviglioso ed intelligente, in grado di donare molto, se rispettato e aiutato a crescere con equilibrio. La diffusione di una pessima cultura cinofila non è altro che un anello che si congiunge al messaggio disneyano . Di conseguenza tutte le attenzioni sono riversate sull’amico con la coda, che alla fine non può che soffocare e manifestare atteggiamenti insicuri e , caricato da tante insane attenzioni.
E così il pigiamino per dormire, gli occhiali da sole, la felpa griffata , il kong per non restare solo , massaggi con oli essenziali ci fanno pensare che molti utilizzano il cane per assecondare il proprio ego e celare le proprie debolezze.
Esiste anche una antropomorfizzazione sulla alimentazione che tende a proiettare le proprie ossessioni sui cani , somministrando loro una dieta povera di grassi, necessari invece al buon funzionamento del metabolismo.
E quando chiedo ai proprietari il perché di tutto questo , la risposta è sempre la stessa : “ perché gli voglio bene e al mio cane piace tanto”. Io che mi occupo di recupero comportamentale del cane , nutro seri dubbi che certe abitudini vadano bene per il mondo dei cani . Camminare a testa bassa perché il cappuccio del loro cappottino li obbliga a una posa innaturale o far fare pipì sulla traversa in terrazzo, perché siamo stanchi e non vogliamo scendere ; in realtà non è altro che una mancanza di rispetto, obbligandoli a situazioni di stress e di ambiguità relazionale ed affettiva.
Trattare il cane in questo modo è un tragico errore, che ha sempre comportato serie conseguenze per la relazione.E’ dovere di ogni persona capire il loro linguaggio, imparare ad interagire con essi in maniera equilibrata e stabilire regole di comportamento che aiutino alla conduzione di una vita serena.
Walt Disney ci ha educati a credere in una natura che non esiste, ce l’ha fatta umanizzare . Ancora oggi vediamo sui social , foto che ritraggono i nostri cani in atteggiamenti umani , con occhiali da sole o cappelli con le orecchie. In molti video vengono presentati accompagnati da musichette sciocche e vocine umane. Ma allora la colpa è di Disney? Certamente no , perché noi umani dovremmo avere l’intelligenza per poter discernere e scegliere ciò che è bene per il nostro cane .
Chi ha avuto la fortuna di conoscere l’opera di Jack London , “Zanna Bianca”, un romanzo che narra la storia della lotta per la sopravvivenza di un meticcio nato dall’incrocio tra un lupo ed un cane, avrà capito che è anche una storia d’amore di questo con l’uomo che diventerà suo amico. Non dev’essere una lettura facile per chi ha il chihuahua chiuso in borsetta ,perché l’ha visto a Paris Hilton .
Zanna Bianca ha un’evoluzione che porterà il bel canide a essere amico dell’uomo, nel rispetto delle parti.
Quello che è importante ai fini del nostro discorso è il fatto che fino a non molto tempo fa la natura del cane era guardata dall’uomo con occhi ben diversi rispetto allo sguardo che gli attuali cinofili , cagnari e proprietari oggi le dedicano.
Ben venga Disney purché si facciano le dovute considerazioni. Jack London invece da accogliere a braccia aperte.
Restituiamo ai nostri cani la animalità , restituiamo loro il maltolto, ridiamo loro il benessere che meritano.
MARCO 3385497111
Unico centro di psicologia canina a Roma.