LA POLVERE SOTTO AL TAPPETO.
Ma torniamo per un attimo alla soluzione di bloccare i comportamenti indesiderati del cane attraverso l’uso dei comandi (Seduto-Fermo-Resta) e pensare cosi facendo, di aver risolto la situazione.
Se dovessi fare un esempio visivo per farvi capire meglio il fake, direi di immaginare la reattività del cane come un flusso di acqua che scorre all’interno di un tubo.
Questo flusso sta inondando il nostro giardino, nella nostra totale incapacità allora ci rivolgiamo ad un addetto ai lavori, il quale ci spiega come fermare l’enorme flusso facendoci piegare il tubo e tenendolo premuto, il che equivale a utilizzare quei famosi “comandi” che fermano il tutto…ma solo momentaneamente.
E quì le domande sorgono spontanee: possiamo vivere con il tubo piegato per tutta la vita?
Possiamo vivere la relazione con il cane sottoponendolo continuamente a pressioni addestrative?
Il cane sarà in grado di interiorizzare i divieti e regolarsi da solo?
E infine, appena rilascio il tubo cosa succede?
Che equivale a dire appena non è presente l’umano che impartisce comandi, cosa succede?
Non c’è bisogno che io aggiunga alcuna risposta, ma vi invito a chiudere gli occhi ed immaginare.
Problema non risolto ma solo
coperto momentaneamente.
Avete nascosto la polvere sotto al tappeto.
Marco De Paola, responsabile del Centro di Psicologia Canina di Roma
☎️ 338 549 7111
Brano tratto dal Libro: Cinofilia Scomposta pag 27/28
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